"Gli effetti di gare di appalto opache non tardano a palesarsi e Rai dovra' chiarire sulle aggiudicazioni. Ci riferiamo alla recente assegnazione di servizi di attivita' di logistica integrata, facchinaggio e trasporto, per l'unita' produttiva di Roma al Consorzio Miles a costi di gran lunga inferiori a quanto stabilito dalle medie riconosciute dal Ministero del Lavoro (dalle 18,08 euro previste alle 12,50 piu' Iva, il costo di assegnazione dell'appalto). Con quali criteri la stazione appaltante ha valutato l'adeguatezza dell'offerta rispetto al costo del lavoro, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione maggiormente rappresentativa? Niente di quanto previsto e' stato rispettato: ai pochi lavoratori provenienti dalle aziende in precedenza assegnatarie dei servizi e' stato proposto dal Consorzio Miles un contratto a tempo determinato (2 mesi) stipulato da sigle sindacali minori (in questo caso UGL e Unicoop), non da quelle maggiormente rappresentative (Cgil-Cisl-Uil-Confetra) e Agci-Legacoop-Confcooperative, il che contravviene alla sentenza della Corte Costituzionale 51/2015 e ha determinato un trattamento economico di gran lunga inferiore al precedente (da 1950 euro al lordo delle ritenute previdenziali, 13 e 14 mensilita' si passa a 1.100/1.269 euro, in assenza della 14 mensilita' presente invece nel precedente contratto). Non ultimo si apprende che pochi giorni fa il Consorzio Labor, venuta meno la commessa Rai, ha richiesto l'apertura della Cassa Integrazione in Deroga per i 110 addetti all' unita' produttiva di Roma. I lavoratori sono ancora una volta vittime di dinamiche poco chiare: prossimi al licenziamento oppure costretti ad accettare qualsiasi patto pur di mantenere l'impiego. Di queste vicende e su cosa si intenda fare per la salvaguardia occupazionale dovra' rispondere il Governo che abbiamo interpellato con una interrogazione parlamentare oggi depositata".

Lo riferisce in una nota Marco Miccoli deputato Pd e membro della Commissione Lavoro.